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Vent'anni dopo quel Palazzo su cui avevo così tanto ragionato con Iseppo da Porto, uno dei più grandi uomini di quella mia Vicenza, era la volta della villa.

 

Avevo ormai più di sessant'anni, ero il primo architetto della Repubblica di Venezia, si può dire che fossi ormai famoso.

Iseppo voleva una villa grandiosa, con un enorme colonnato patrizio come quello del Pantheon, tredici metri di pura potenza. Sotto altri porticati curvi più bassi avrebbero collegato i diversi corpi di fabbrica, in una residenza monumentale e straordinario, se avessi avuto modo di completarla.

 

Morimmo insieme sia io che Iseppo, dieci anni dopo avere cominciato il progetto, otto anni dopo l'avvio della costruzione che ci riportava, entrambi, alla giovane grandezza di quelle nostre visioni.

Villa Porto a Molina di Malo

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