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Avevo quasi sessant'anni quando una piena del Brenta si portò via di nuovo l'antico ponte di legno con cui Bassano era collegato a Vicenza passando per il quartiere bassanese di Angarano, dove viveva il mio grande amico Giacomo – a cui stavo per dedicare metà dei miei Quattro Libri.

 

Per lui avevo progettato la villa, un palazzo mai realizzato e un altro ponte di legno, ma ero ben conosciuto da tutti a Bassano, come ormai lo ero in tutta la Serenissima.

 

Proposi un ponte di pietra, ma come per Rialto non era destino. Prevalsero tradizione ed economia, così che il consiglio cittadino mi chiese di rifarlo dov'era e com'era. L'architetto è servitore di volontà altrui.

Ponte Vecchio a Bassano

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